domenica 18 settembre 2022

Val Po - Revello: castelli soprano e sottano e Forte Bramafam

1)        Il castello soprano di Revello

Il borgo di Revello fu una vera e propria roccaforte di confine della Marca di Saluzzo. Proprio per tale motivo si può dire che venne massicciamente fortificato in epoca tardo medievale, tanto da renderlo, ancora nelle rappresentazioni del Theatrum Sabaudie, un borgo cinto di mura e con plurime torri, castelli e rivellini.

Sulla sommità della collina sovrastante il borgo si ergeva il Castello Soprano, considerato una tra le più forti ed imprendibili roccaforti difensive del Piemonte. Dall’antica Via De Reges, delimitata da tratti di mura della cinta muraria originale, si giunge ai piedi della torre campanaria e si prosegue sino a raggiungere gli ormai pochi resti del castello. Questo, che probabilmente vista la posizione in origine era una torre saracena, venne progressivamente ampliato, già da un castellano nominato da Manfredi II nel 1214[1] e poi, soprattutto da Tommaso II e Ludovico I di Saluzzo ad inizio del ‘400, sino a confluire in quello che diverrà il Forte Bramafam.

“Del castello di Revello fa già menzione il diploma della contessa Adelaide del 1075 … era dunque molto antico, costrutto forse nel sec. IX al tempo delle incursioni dei saraceni e forse fabbricato dai saraceni stessi, come scrive il Della Chiesa”[2]. Fu edificata, infatti, una struttura a pianta quadrata con tre torri angolari e tre piani fuori terra e due interrati, collegati da scale a chiocciola[3]. In seguito vennero rinforzati i muri di scarpa e costruite ulteriori cinte murarie esterne.

Il castello fu assediato e conquistato dopo ben due settimane di combattimenti nel 1558 dal duca Carlo Emanuele I di Savoia, come rappresentato nella manifestazione di rievocazione storica “Revello Maggio Castello”. In seguito, nell’ambito dei conflitti franco-sabaudi, il castello venne definitivamente distrutto nel 1642 affinché non cadesse nelle mani dei francesi di Richelieu.

2)        Il castello sottano di Revello

Nel centro del borgo di Revello sorgeva il castello Sottano, costruito entro le mura a scopi più prettamente residenziali dai Marchesi di Saluzzo, che infatti lo elessero quale dimora preferita sotto il dominio di Ludovico II e Margherita di Foix. A tale periodo, verso la fine del XV secolo, si devono anche gli affreschi della Cappella Marchionale, ancora visibili nell’unica torre cilindrica rimasta del castello.

Il Castello, cosiddetto sottano, al tempo dei Marchesi di Saluzzo, comprendeva tre torri ed era circondato da giardini alla francese. Già fortemente rimaneggiato, in epoca napoleonica venne in gran parte demolito e riadattato a palazzo civico. Rimangono tuttora visibili il cortile rettangolare, una torre a pianta rettangolare che si innalza dal tetto dell’edificio attiguo e una torre a pianta circolare sotto la quale è conservata la Cappella Marchionale con pregevoli affreschi del Quattrocento che sono stati attribuiti alla bottega del pittore Hans Clemer. Inoltre, anche l'antica tettoia del mercato coperto è ancora sostenuta dalle colonne del Quattrocento.

3)        Il forte Bramafam di Revello

Sulla collina di Revello si scorge ancora la struttura fortificata a pianta esagonale del Forte Bramafam, vera e propria vedetta sul territorio sottostante.

“È costruzione del sec. XVI il fortilizio isolato o rivellino esistente su uno sperone di monte, al di sotto della cappella di S. Biagio, conosciuto sotto il nome di Bramafame: si sono ancora corridoi e

feritoie; e non è molto tempo che i fanciulli vi disseppellivano grosse palle di ferro pesantissime che si usavano per i cannoni.”[4].

Originariamente era collegato, tramite mura e fossati, alla cinta del borgo e, di conseguenza, al castello soprano, probabilmente già diruto all’epoca della costruzione del forte e progressivamente integrato nella struttura del forte, realizzato nel corso del XV secolo dai Marchesi Tommaso II e Ludovico I di Saluzzo. Esso era “munito di cinque bastioni, terrapieni pentagonali che si sporgono dagli angoli della cinta per collocarvi i cannoni di difesa”[5].

La fortezza fu utilizzata dai marchesi anche come carcere, vedendo, tra i propri ospiti illustri, Giovanni Giacomo, fratello di Ludovico II, nonché il giureconsulto Francesco Cavassa, vicario generale sotto Margherita di Foix e in seguito avvelenato “con una minestra di fagiuoli … per mandato del marchese Giovanni Ludovico.”[6].

Come detto, Revello fu assediata e conquistata dopo due settimane di combattimenti nel 1558 dal duca Carlo Emanuele I di Savoia. In tale occasione la struttura si arrese per carenza di vettovaglie e ai difensori venne riconosciuto l’onore delle armi. In seguito, nell’ambito dei conflitti franco-sabaudi, il forte venne definitivamente distrutto nel 1642 dai francesi, pare su ordine diretto di Richelieu. Da lì in poi, il forte ha vissuto secoli di abbandono sino ad essere destinato, nel 2000, a ristorante e sede per cerimonie.

Revello - Forte Bramafam: Luca Grande Simona Pons


[1] Savio C.F., Revello – Origini, archeologia, arte, 1938, p. 21.

[2] Ibidem, p. 34.

[3] Seren Rosso R. – Guglielmo M., Op. Cit., pp. 271 ss.

[4] Savio C.F., op. cit., p. 35.

[5] Ibidem, p. 36.

[6] Ibidem, p. 35.


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