giovedì 8 settembre 2022

Castelli d'Oc: il Castello di Montségur- le Château de Montségur

Il castello sorge nell'omonimo comune a 1207 metri di altitudine nella regione dell'Occitania. 
Una prima fortezza, segnalata già nel XII secolo, era eretta in cima alla montagna, chiamata anche "pog": il nome forse è derivante dalla parola occitana puèg / puòg, dal latino pŏdĭum, che significa "eminenza". 

Questa prima fortezza "catara" era molto diversa rispetto a quella visibile oggi: il castrum comprendeva la dimora fortificata del signore locale (chiamata castèl in occitano) e il villaggio circondato da mura di difesa. Nel 1215 la fortezza viene censita dal Concilio di Latran come "riparo di eretici", ruolo che si rafforzerà con il passare dei decenni fino al mese di maggio 1243 quando la fortezza viene assediata da 6000 uomini, i quali, però, sembrano non riuscire ad espugnarla con i propri attacchi. Solo a causa del mancato approvvigionamento di viveri, il 1° marzo 1244, dopo undici mesi di assedio, Pierre-Roger de Mirepoix è costretto a negoziare la resa della roccaforte. Durante l'ultima notte la leggenda narra che quattro prefetti, protetti dalle tenebre, si allontanarono dalla fortezza portando al sicuro il tesoro dei catari. All'alba di mercoledì 16 marzo 1244, 222 persone rifiutarono d'abiurare, compresa la moglie del signore della rocca e furono arsi ai piedi della rocca. Il prato ove venne eretto il rogo viene chiamato Prat des cremats, "prato dei bruciati". Questo evento sancì la fine definitiva della guerra contro i catari in Occitania. 
Come per altre opere fortificate, il castello è ricostruito e rafforzato per volere della corona francese in chiave difensiva verso il regno aragonese, per poi essere abbandonato e diventare, nell'ultimo secolo una importante risorsa turistica.

La struttura si sviluppa su vari terrazzamenti del picco roccioso e al proprio interno ricomprendeva anche piccole abitazioni dei catari. L'intera rocca è circondata da mura difensive che rendono il sito riconoscibile e unico nel suo genere.

















 

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