Come detto, le altre opere del Vallo
Alpino presenti in Val Po si trovano decisamente a quote maggiori.
In primis deve menzionarsi la caserma
di fine ottocento presente al Pian del Re, risistemata e adattata a rifugio
alpino.
Salendo, invece, dal Pian del Re verso
il Colle delle Traversette, si incontrano tre opere che – data la loro scarsa
distanza dal confine – subirono la demolizione imposta dal trattato di pace del
1947.
L’Opera 220, posta a 2480 metri di altitudine sul Pian
d’Armoine, accanto alla strada che conduce al Colle delle Traversette, era una
postazione da fuoco singola di tipo 7000, di cui sono ancora ben identificabili
sul terreno i resti della cupola in calcestruzzo fatta saltare.
Proseguendo oltre, si giunge sino al vallone del Mait del Viso
(2700 metri di altitudine circa) ove sono visibili vari resti di baraccamenti
militari. Qui, una cinquantina di metri a monte del sentiero, sono visibili i
resti dell’Opera 216. “la struttura
ha subito pesanti interventi di demolizione nel malloppo di ingresso e nelle
due casematte. Di tutto l’insieme rimane soltanto più il corridoio, lungo circa
una ventina di metri, che conduceva alle due postazioni, originariamente armate
con mitragliatrici che battevano l’intaglio del valico e la mulattiera
d’accesso. L’ingresso è difeso da una piccola garitta interna con feritoria
frontale per il fuciliere di guardia. A Pian Mait si trovava anche l’Opera
218, pure distrutta nel dopoguerra.”.
Non ultima, negli ultimi tornanti prima del Buco di Viso, si trova
con facilità la Caserma delle Traversette che, a 2800 metri di quota era
in grado di ospitare un presidio di una cinquantina di uomini.
Caserma
delle Traversette - Foto di Carlo Grande
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Da segnalare, lungo tutto il percorso, la presenza di matasse di
filo spinato che ancora circondano l’area e ricordano a tutti che i colli oggi
percorsi per escursionismo, un tempo erano confini invalicabili e fortificati.
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