Nel 1210, durante il primo periodo della crociata albigese, subì l'assedio di Simon de Montfort e cadde, dopo oltre nove mesi, per mancanza di acqua potabile. Dopo la conquista, pare che oltre 140 catari furono arsi vivi, mentre Raymond de Termes fu imprigionato. Dopo una effimera rioccupazione da parte dei catari, il castello fu riconquistato dai francesi e quindi ceduto al re di Francia nel 1228. Nella seconda metà del XIII secolo fu rinforzato e dotato di un doppio recinto per diventare una delle roccaforti più importanti della linea di difesa della Francia contro il regno di Aragona. Dopo quattro secoli, nel 1653, re Luigi XIV lo fece demolire completamente in quanto venne meno la sua funzione difensiva quando il confine del regno di Francia fu spostato più a ovest; in realtà, la vera ragione della demolizione è probabilmente da ricercarsi nella volontà di evitare che il castello fosse preso dai ribelli della fronda, una banda di briganti che in tale periodo si dedicò al saccheggio della popolazione.
La fortificazione è dotata di una doppia cinta muraria, ancora ben visibile sul terreno, al cui interno si trovavano i locali fulcro del castello.
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