"Si dice tanto
male della paura. E forse se lo merita. Ma non c'è dubbio ch'essa sia uno dei motori del mondo: un potente
fattore di progresso
e di innovazione" così Flavio Conti8 inizia
l'introduzione del suo "Castelli e rocche" edito nel 1999 da De Agostini. La
paura, infatti, ha scatenato nella
vecchia Europa, fin da prima del Medioevo, un'incredibile processo di sviluppo dell'architettura fortificata che, se gli
uomini non avessero mai sentito la necessità di proteggersi dagli altri uomini,
non ci sarebbe mai stato.
"La fortificazione
è la risposta alla constatazione di uno squilibrio non sanabile di forze tra un potenziale aggressore e un potenziale aggredito"9:
i francesi della Nouvelle France del ‘600 si
trovano proprio in questa situazione, anzi, come si è visto, da lì a
pochi decenni la paura degli attacchi
degli amerindi si muterà in necessità di difesa rispetto ai loro nemici di
sempre: gli stessi inglesi delle
battaglie europee.
D’altra parte, nell’ampio territorio della Nouvelle France, l’esigenza di erigere strutture fortificate non sorse con i primi stanziamenti di coloni, i quali si adoperarono soltanto per sviluppare piccoli villaggi limitrofi alla costa.
- Fort Anne: IT - FR
- Fort BeauSéjour / Fort Cumberland: IT - FR
- Fort Boishébert : IT - FR
- Fort de Chedabouctou: IT - FR
- Fort Dauphin: IT - FR
- Fort Gaspareaux: IT - FR
- Fort de La Galissonière : IT - FR
- Fort Saint Louis: IT - FR
- Forteresse de Louisbourg: IT - FR
- Fort Charnisay : IT -FR
- Fort Nashwaak: IT - FR
- Fort Pentagouët : IT - FR
- Fort Port-Royal: IT - FR
- Fort La Tour : IT - FR
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