Nel
1597, in sostituzione del medievale Castello di Perosa, Carlo Emanuele I di
Savoia fece costruire questo forte su progetto di Ascanio Vitozzi. Il sistema
fortificato con cinta bastionata, si sviluppava per circa 180 m. di lunghezza e
90 di larghezza lungo in costone tra l’attuale borgata Chapello e il roccione
del Bec Dauphin. Il fronte principale, volto a Sud-Ovest, era protetto da un
fossato; mentre il prospetto a Nord presentava una ridotta tenagliata protetta,
anch’essa, da fossati sui fronti principali. Il forte costituiva una solida
opera di sbarramento sia per la sua posizione strategica all’imbocco della
valle, sia per le strutture difensive che erano efficaci e piuttosto imponenti.
Nel 1601, in seguito alla Pace di Lione, il forte fu demolito; nel 1630 i
francesi, tornati sul territorio durante l’occupazione di Pinerolo,
ricostruirono una ridotta ed altre opere a stella rinforzate da bastioni. Nel
1696, dopo il Trattato di Torino, la fortezza tornò in mano piemontese; nel
1704 vi fu un nuovo subentro da parte dei francesi, ma esso durò soltanto 4
anni in quanto, nel 1708, dopo l’assedio di Torino, il forte tornò nuovamente e
definitivamente in mano sabauda fino a quando esso cadde in disuso in seguito
alla costruzione del ben più imponente Forte di Fenestrelle. Il forte verrà
definitivamente demolito tra il 1796 e il 1797 in seguito al Trattato di Parigi
tra la Francia napoleonica e Vittorio Amedeo III. Oggi rimangono i ruderi
conosciuti con il nome del roccione su cui sorgono: il Bec Dauphin.
martedì 4 aprile 2023
Il Forte San Giovanni Evangelista, il Bec Dauphin e i trinceramenti della Chalm (Perosa Argentina)
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