martedì 27 settembre 2022

I Castelli di Costigliole Saluzzo

 Benché vi siano tracce archeologiche non solo romane, ma addirittura risalenti all’età del ferro, la prima menzione documentale di Costigliole Saluzzo si ha nel 1215. In tale anno, i Marchesi di Saluzzo infeudarono a Costigliole Guglielmo Costanzia. La famiglia Costanzia edificò, quindi, un castello a presidio del territorio, assumendo, nel corso del tempo, il nome del luogo, Costigliole.

Del castello originario non rimane nulla, in quanto, dopo la distruzione dello stesso nel 1487 ad opera di Carlo I di Savoia dopo un assedio portato a termine, sul sito fu eretto il Castello Rosso dei Conti Crotti, terminato intorno al 1625.


La struttura fortificata nel suo insieme, si componeva del Castello Rosso, con funzioni più prettamente residenziali, del Castlot e del Castello Reynaudi.

Oggi il Castello Rosso, che di fatto è il corpo centrale dei tre castelli, ospita oggi una struttura ricettiva e ospita al suo interno un affresco di Hans Clemer. Dotato di un giardino alla francese, “nell’ottocento, il castello rosso ha subito notevoli rimaneggiamenti. I Crotti lo modificarono secondo il gusto neogotico così in voga in quel secolo … ecco rispuntare le forme medievaleggianti con torri, cortine e bertesche. Oggi il castello si presenta con un impianto a <<U>> asimmetrica il cui corpo maggiore, turrito in corrispondenza delle due scale, si sviluppa lungo l’asse longitudinale est-ovest.”[1].

1)        ‘l Castlot (Costigliole Saluzzo)

Il Castlot di Costigliole Saluzzo, similmente al già descritto Castello Rosso, fu costruito sulla collina di Costigliole sui resti dell’antico Castello dei Costanzia; ciò andando a costituire una vera e propria rocca fortificata unitamente al Castello Rosso e al Castello Reynaudi. Esso aveva lo scopo originario di essere il vero e proprio baluardo a difesa del borgo dopo la distruzione dell’assedio sabaudo del 1487

La struttura fu nuovamente danneggiata dalle truppe francesi del Catinat nel 1691. In seguito, acquisita dai Conti Crotti, fu riadattata a dimora residenziale.

“L’antica appartenenza ai Costanzia è testimoniata dal loro stemma presente sul batacchio della porta di ingresso al cortile. Da casaforte, nei secoli XVII e XVIII, divenne un’elegante dimora dalle forme aggraziate…Oggi il Castellotto è proprietà della famiglia Alby ed è teatro della manifestazione del presepe vivente che vede una variopinta folla in costume animare la scenografia di muro e loggiato”[2].

Posto più a valle del Castello Rosso, esso consta di un torrione cui col tempo venne aggiunto dai Conti Crotti un loggiato e una terrazza ad archi, rendendolo una dimora residenziale[3].

2)        Il Castello Reynaudi (Costigliole Saluzzo)

Veduta aerea del Castello Reynaudi di Costigliole - Foto di Luigi Avondo

Anch’esso edificato sui resti dell’antico Castello Costanzia, il Castello Reynaudi fu costruito dal Conte Michele Crotti nei primi anni del ‘600. La costruzione, con scopi più prettamente bellici e difensivi rispetto al più residenziale Castello Rosso, “ha pianta poligonale difesa da tre torri”[4] di cui due quadrate e una circolare. Tutte e tre le torri sono ornate da un loggiato e costruite con mattoni e pietre di fiume a vista.

Il Castello “in una pubblica asta venne poi comprato dall’ammiraglio e senatore Leone Reynaudi, ministro della Marina. Di qui il nome: ‘Castello Costanzia-Reynaudi’”[5].





[1] Rovere C., Viaggio in Piemonte di paese in paese, Volume 1, L’artistica editrice, 2016, p. 307.

[2] Ibidem

[3] Seren Rosso R.-Guglielmo M., I castelli del Piemonte, Provincia di Cuneo, Gribaudo editore, 1999, p. 255.

[4] Rovere C., Op. cit., p. 307.

[5] Ibidem

Costigliole - Luigi Avondo

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