1) Il Castello inferiore di Barge
Il castello inferiore o castelvecchio di
Barge sorge su una rupe posta ai margini del borgo.
“All’inizio del XIII secolo, sulla rocca difesa naturalmente dalla
confluenza dei torrenti Chiappera e Infernotto, dalle famiglie signorili del
luogo Acchiardi, Anselmi, Berardi, Cattalani e Enganna, Pons
In seguito, con la definitiva
conquista del borgo da parte dei Savoia-Acaia nel 1393, venne edificato il più
moderno castello superiore e il castelvecchio, nel XV secolo, venne trasformato
in un convento francescano.
All’inizio dell’Ottocento, dopo i
decreti napoleonici di privatizzazione dei beni degli ordini ecclesiastici, il
castelvecchio-convento divenne residenza privata. Tale destinazione è ancora
attuale dopo una breve parentesi di proprietà pubblica all’inizio del ‘900.
Della struttura originaria non resta che l’arco in pietra del ponte levatoio,
mentre dell’originario convento francescano è visibile il corpo centrale della
torre del campanile.
2)
Il Castello superiore di Barge
Il Castello superiore o Castelnuovo di
Barge venne costruito dai principi di Acaia dopo la conquista di Barge alla
fine del XIV secolo. Rispetto al più antico castello inferiore, cui fu unito da
una cinta muraria, quello superiore somiglia decisamente di più ad una vera e
propria rocca fortificata, con un corpo centrale chiuso da una doppia cinta
muraria.
Oggetto di varie scorrerie tra Savoia
e Francesi, il castello fu definitivamente conquistato e distrutto dai
transalpini del generale De Brissac prima e, decenni più tardi, dal Catinat.
Nel 1997 il Comune di Barge ha avviato
un intervento di recupero urbano e di rivalutazione del patrimonio
storico-architettonico dell’area collinare che risultava in stato di abbandono.
Oggi i resti sono raggiungibili con una agevole passeggiata di alcuni minuti
dal borgo di Barge che si consiglia di percorrere in stagioni con poca
vegetazione per ammirare meglio le emergenze storiche del sito, in particolare la
cinta muraria e il ponte in pietra.
[1]
Seren Rosso R. – Guglielmo M., I castelli del Piemonte – Provincia di Cuneo,
Gribaudo, 1999, p. 263.
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