Come di consueto con le vallate alpine, soprattutto sul settore occidentale della penisola, le opere fortificate poste più in prossimità del confine sono anche le più recenti e sono i casermamenti ottocenteschi e le opere del Vallo Alpino.
Con l’ideazione del sistema difensivo
del Vallo Alpino del Littorio negli anni ’30 del novecento, la Val Po fu
inserita nel IV Settore G.a.F., comprendente anche le limitrofe Val Varaita e
Val Maira (entrambe a sud).
In particolare la Val Po fu inserita
nel Sottosettore IV/c, denominato, per l’appunto Po, con sede di comando a
Crissolo e comprendente due
soli capisaldi: uno a metà strada tra il centro di Crissolo e il Pian della
Regina e uno in prossimità del Colle delle Traversette. Tuttavia, soprattutto
per quanto concerne le tre opere del caposaldo Crissolo, si rinvengono
fortificazioni ancora intatte che costituiscono un pregevole esempio di
mimetizzazione alpina.
L’Opera 370 è un’opera di tipo 7000 pregevolmente
camuffata da “meira” alpina. Essa si trova sulla destra orografica del Po ed è
raggiungibile attraversando il fiume sul ponte Rindino, a circa 3 km a monte
dall’abitato di Crissolo. Una volta attraversato il Po si svolta a destra
staccandoci dalla strada sterrata e una volta risalito il bosco per circa 10
minuti ci si trova innanzi l’opera, perfettamente conservata, che constava di
due bocche da fuoco e un collegamento fotofonico con l’opera 371 posta
sull’altro versante del Po, oltre la statale che conduce al Pian del Re.
Sempre sullo stesso versante orografico del Po, ma più a
valle, seguendo la strada sterrata che discende in direzione della grotta di
Rio Martino e del centro di Crissolo, dopo alcune centinaia di metri dal Ponte
Rindino si incontra, sulla destra, l’Opera 372.
L’opera è un mirabile esempio di mimetizzazione in roccia,
con le sole bocche da fuoco in calcestruzzo perfettamente identificabili.
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