lunedì 19 settembre 2022

Il Vallo Alpino – Settore IV Maira-Po – Caposaldo Crissolo

 Come di consueto con le vallate alpine, soprattutto sul settore occidentale della penisola, le opere fortificate poste più in prossimità del confine sono anche le più recenti e sono i casermamenti ottocenteschi e le opere del Vallo Alpino.


La Val Po, in questo senso, risulta atipica rispetto a tutte le vallate limitrofe dove la fortificazione fu massiccia (si pensi alla Val Chisone o alla Conca di Bardonecchia o del Moncenisio). Ciò è quasi certamente dovuto al fatto che la valle, benché presenti uno sbocco frequentato da secoli come il Colle delle Traversette (con il Buco di Viso), esso risulta essere ad una altitudine decisamente elevata e transitabile soltanto a piedi (2959 metri sul livello del mare).

Con l’ideazione del sistema difensivo del Vallo Alpino del Littorio negli anni ’30 del novecento, la Val Po fu inserita nel IV Settore G.a.F., comprendente anche le limitrofe Val Varaita e Val Maira (entrambe a sud).

In particolare la Val Po fu inserita nel Sottosettore IV/c, denominato, per l’appunto Po, con sede di comando a Crissolo e comprendente due soli capisaldi: uno a metà strada tra il centro di Crissolo e il Pian della Regina e uno in prossimità del Colle delle Traversette. Tuttavia, soprattutto per quanto concerne le tre opere del caposaldo Crissolo, si rinvengono fortificazioni ancora intatte che costituiscono un pregevole esempio di mimetizzazione alpina.

L’Opera 370 è un’opera di tipo 7000 pregevolmente camuffata da “meira” alpina. Essa si trova sulla destra orografica del Po ed è raggiungibile attraversando il fiume sul ponte Rindino, a circa 3 km a monte dall’abitato di Crissolo. Una volta attraversato il Po si svolta a destra staccandoci dalla strada sterrata e una volta risalito il bosco per circa 10 minuti ci si trova innanzi l’opera, perfettamente conservata, che constava di due bocche da fuoco e un collegamento fotofonico con l’opera 371 posta sull’altro versante del Po, oltre la statale che conduce al Pian del Re.

Sempre sullo stesso versante orografico del Po, ma più a valle, seguendo la strada sterrata che discende in direzione della grotta di Rio Martino e del centro di Crissolo, dopo alcune centinaia di metri dal Ponte Rindino si incontra, sulla destra, l’Opera 372.

Questa, posta su due livelli interni ad un finto complesso roccioso, consta di un piccolo ricovero che si congiunge, con una scala interna, al livello superiore ove sono presenti due postazioni per mitragliatrice per battere il fondo valle.

L’opera è un mirabile esempio di mimetizzazione in roccia, con le sole bocche da fuoco in calcestruzzo perfettamente identificabili.


Dall’altro versante del fiume, oltre la statale, si trova l’Opera 371. Posta su tre livelli, al primo piano era presente una postazione di artiglieria battente sul fondovalle, un ricovero ed una postazione osservatorio al primo piano e quindi al secondo una ulteriore bocca da fuoco.

L’opera è ben visibile dalla sottostante statale ed è raggiungibile in pochi minuti di salita.

Crissolo - Caposaldo: Luca Grande Andrea Panin Gabriele Ricotto

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