sabato 20 agosto 2022

Le fortificazioni del Moncenisio #2 - Il Forte Roncia

La necessità di fortificare e proteggere l’ampio pianoro del Moncenisio fu sentita fin da quando, nel 1860, la Maurienne, un tempo piemontese, venne ceduta alla Francia assieme a tutta l’area regionale della Savoia. Da questo momento in avanti il Moncenisio divenne una tra le massime fonti di preoccupazione italiana, tanto più quando, con l’adesione alla Triplice Alleanza (1882), la Francia dovette essere considerata un nemico da cui guardarsi. A partire dalla seconda metà dell’800, dunque, si iniziò a progettare una linea difensiva capace di rendere il passo inespugnabile.

Osservando il pianoro dalla grande diga in terra battuta realizzata negli anni ’50 e posta all’estremità meridionale del lago, si possono individuare tre grandi complessi fortificati a sinistra ed a destra del grande specchio.

A sinistra, balzano subito agli occhi le poderose strutture del Forte Varisello e della Batteria del Malamot, posta in cima alla montagna omonima; a destra non si può non vedere la grande mole del Forte Roncia. Un tempo, ove oggi si erge la grande diga che sbarra il lago artificiale, era anche posizionato il Forte Cassa, demolito negli anni ’50 proprio per lasciar posto al grande sbarramento. Ecco le opere principali:


Forte Roncia

Simmetrico, rispetto al Forte Varisello, il Forte Roncia ne era molto più piccolo e sorgeva a 2294 m. di quota nel vasto altipiano conosciuto come Piano delle Cavalle. L’opera, coeva alle altre due strutture di cui sopra, era a pianta circolare, attorniata da ampio fossato ed era armata da 6 cannoni da 9 AR/Ret, puntati verso il Colle del Piccolo Moncenisio. Disarmato nel 1915, il Forte Roncia fu poi riutilizzato, ma solo come caserma, a partire dal 1937. Le sue funzioni furono trasferite alla vicina e più moderna Batteria B 4 costruita a metà degli anni ’30 in caverna nelle sue immediate adiacenze.


Percorso: Lago del Moncenisio (Plan des Fontainettes) – Forte Roncia


Difficoltà: E
Tempo di percorrenza ore =.40
Dislivello: 125 m

Accesso: Da Torino si raggiunge Susa con l’Autostrada A 32 del Frejus. Giunti in città, propria dalla piazza centrale, si imbocca la SS 25 del Moncenisio (indicazioni) seguendola per 25 Km sino al grande lago che occupa gli ampi pianori del valico Si può parcheggiare la vettura nei pressi delle strutture turistiche poste sulla sponda settentrionale dell’invaso.

Dalla sponda del Lago 1970 , ove sorge la chiesa a forma di piramide, nasce una carrareccia non transitabile in auto che, presto trasformatasi in sentiero, si inerpica sul costone posto al di là della SS 25 e che conduce al verdeggiante Plan des Fontainettes 2093, sovrastato dal poderoso Fort de la Ronce, di caratteristica forma circolare.






















 



 

 

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