Alla fine dell’800, per impedire l’aggiramento dall’alto delle batterie Monte Castello e Podurante, vennero realizzati i ricoveri del Colle Clapier e di Rocca Bianca,
che potevano ospitare 120 uomini ciascuno. Il primo si trova a sud-est
del colle, poco al di sotto della Punta Midi o Muret: di forma
rettangolare, era suddiviso in più vani. Realizzato completamente in
pietra, è in pessime condizioni e i ruderi sono in parte stati
riutilizzati dai pastori come ricovero. Fonti dei servizi segreti
francesi del 1932 segnalavano la presenza di una batteria campale presso
la settecentesca ridotta del Raccias, sopra la borgata Maniglia di Perrero (indicazione
non confermata da alcuna fonte italiana), e di sei “trune” a sud-est del Col Clapier: qui sono ancora oggi visibili alcuni avvallamenti nel terreno, di
cui però non è possibile identificare con certezza l’origine.
Il ricovero di Rocca Bianca si trova proprio ai
piedi dell’omonima cima e si presenta ancora parzialmente integro.
L’edificio originario, intitolato al sergente Caprioglio, fu
rimaneggiato negli anni ’30 del XX secolo, come avvenne per i coevi
ricoveri del Cappello d’Envie, dei Tredici Laghi e dei laghi dell’Albergian.
Attualmente è composto da due piani, con muri intonacati sia
all’esterno che all’interno, tetto piano Hausler incatramato ma per una
buona metà crollato, così come alcune delle pareti perimetrali. Il
ricovero era collegato telefonicamente fin dai primi anni del ‘900 con
la zona dei Tredici Laghi e con Perrero. Durante la Seconda Guerra
Mondiale l’edificio risultava abbandonato, ma è stato utilizzato come
ricovero occasionale durante un tentativo di rastrellamento nazista presso le miniere di Sapatlé. Sulla cima di Rocca Bianca si notano i resti di alcuni trinceramenti, realizzati con muretti in pietra a secco lunghi alcune decine di metri.
domenica 31 gennaio 2021
I ricoveri del Colle Clapier e di Rocca Bianca (Perrero)
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