martedì 13 febbraio 2018

Il Palazzo dei Rorenghi (Torre Pellice)

Ancora visibile è il Palazzo dei Rorenghi a Torre Pellice, situato presso l’attuale Piazza della Libertà. Qui si trasferì la famiglia in seguito alla distruzione del palazzo sito nei pressi dell’antico castello della Torre, demolito per permettere l’edificazione del Forte Santa Maria.
Nel palazzo, di origine tardo seicentesca (verosimilmente ristrutturato in seguito al terremoto del 1808), i Rorenghi vissero fino alla morte dell’ultimo esponente della casata, il Conte Marco Aurelio Rorengo, nel 1807. Quest’ultimo, infatti, morì senza lasciare eredi maschi mentre le due discendenti femmine divennero l’una monaca e l’altra, Rosa, sposa ad un Cacherano di Bricherasio. Il palazzo ed i terreni alle spalle passarono quindi alle famiglie Vertù e Muston.
Peraltro, gli ultimi anni in cui il palazzo fu possedimento dei Rorenghi devono segnalarsi taluni eventi, da inquadrarsi in un contesto politico fortemente ostile per i nobili. In seguito alla Rivoluzione Francese, che portò anche allo sconfinamento di alcune truppe rivoluzionarie in Val Pellice, buona parte degli ideali libertari e marcatamente anti‐nobiliari si diffuse anche in Italia. D’innanzi al palazzo di Torre Pellice nel 1798 fu piantato l’albero della libertà e l’anno seguente fu espropriata una parte di terreno per allargare la strada e creare una piazza (l’attuale Piazza della Libertà). 
Tuttavia, dopo la caduta di Napoleone a Lipsia, nel 1814, Rosa Cacherano reclamò al comune la piazzetta, dietro pagamento di lire 1500. Il Comune cedette alle insistenze dell’ultima dei Rorenghi, così la proprietà venne reintegrata dietro versamento di 900 lire, di cui 250 coperte da una sottoscrizione cittadina.

Il Palazzo dei Rorenghi nella sua veduta attuale - Foto: Luca Grande e Simona Pons

Nessun commento:

Posta un commento