mercoledì 31 gennaio 2018

Caserme e strutture militari del concentrico di Bobbio Pellice

Nei due centri maggiori della Val Pellice sono presenti due grandi ex-caserme, edificate entrambe negli anni '30 del XX secolo: 
- la caserma "Luigi Pettinati" di Luserna San Giovanni, in località Airali, che dopo aver ospitato per alcuni anni istituti di istruzione superiore è attualmente dismessa, ma potrebbe diventare in un prossimo futuro la sede unica delle scuole del paese; 
- la caserma "Giovanni Ribet" di Torre Pellice, recuperata come sede della Croce Rossa e di altre associazioni.

Ma è Bobbio Pellice il paese in cui vi sono il maggior numero di strutture militari, localizzate all'interno del concentrico. Innanzitutto le palazzine Ufficiali e Sottoufficiali di Via Peyrot, purtroppo abbandonate da decenni e ormai in avanzato stato di degrado. Tali strutture sono state acquisite recentemente dal Comune, che si spera riesca a ristrutturarle e donar loro una nuova vita.
Poi c'è l’ex-caserma "Monte Granero", composta da un grosso corpo di fabbrica a tre piani più sottotetto, che poteva ospitare 100 uomini, e dalle scuderie. Realizzata tra il 1938 e il 1939, ospitò dapprima il 3˚ Reggimento Alpini e poi la Polizia di Frontiera fino al 1944, quando fu attaccata per ben due volte e infine espugnata dai Partigiani. Successivamente la struttura fu utilizzata per i campi militari e in seguito venne abbandonata, fino al 2002 quando l'edificio principale fu recuperato e trasformato nel centro vacanze e congressi denominato “Forterocca”, aperto nel 2008.
Sempre in centro paese, lungo Strada della Giurnà, si trova il magazzino del Genio militare, abbandonato per anni ma da poco acquisito dal Demanio da parte del Comune di Bobbio Pellice, per essere trasformato in magazzino e ricovero mezzi della Protezione civile.
Nelle vicinanze del torrente Pellice si trovano infine due gruppi di ex-casermette, trasformate anch’esse in parte in struttura ricettiva e in parte in abitazioni private.

Dopo Bobbio Pellice, circa 150 metri a monte della borgata Malpertus, venne realizzata un’interruzione stradale identificata con il numero 134/81, in un tratto in cui la strada attraversa un tratto esposto in roccia. Tale interruzione era creata con quattro fori da mina verticali, rivestiti con tubi di ghisa del diametro interno di 9,5 cm e profondi 2,5 metri.



Sfoglia la gallery fotografica qui sotto:

Vallo Alpino: Caserme e strutture militari del concentrico di Bobbio Pellice

Nessun commento:

Posta un commento